Camera anecoica: definizione, applicazioni e norme acustiche

Una camera anecoica è un ambiente specializzato progettato per eliminare le riflessioni sonore e i rumori esterni, creando condizioni acustiche assimilabili a un campo libero. Queste camere sono fondamentali per misure acustiche di precisione, tarature strumentali e ricerca in ambito uditivo. La loro progettazione segue criteri rigorosi, come quelli specificati nella norma ISO 3745:2012, per garantire accuratezza e ripetibilità dei risultati. In questo articolo analizziamo cosa sono le camere anecoiche, come funzionano e perché sono essenziali nel campo dell’acustica e non solo.

Cos’è una camera anecoica?

Una camera anecoica è una “stanza senza eco” in cui le onde sonore vengono completamente assorbite da pannelli a forma di cuneo in schiuma o fibra di vetro altamente specializzati che rivestono tutte le superfici interne.

Esistono due tipologie principali:

  • Camere anecoiche: tutte e sei le superfici (pareti, pavimento, soffitto) sono fonoassorbenti.
  • Camere semi-anecoiche: cinque superfici sono fonoassorbenti; il pavimento rimane riflettente per consentire la presenza di macchinari o persone.

Questi ambienti sono ampiamente utilizzati nei laboratori per misurazioni acustiche, calibrazione di microfoni e determinazione della potenza sonora di sorgenti di rumore.

anechoic chamber

Come funziona una camera anecoica?

Il funzionamento di una camera anecoica si basa su:

  • Materiali fonoassorbenti: cunei in schiuma o fibra di vetro dissipano l’energia sonora.
  • Costruzione isolata: la struttura è montata su sistemi antivibranti per evitare l’ingresso di rumore esterno.
  • Geometria specifica: la forma a cuneo impedisce la formazione di onde stazionarie e massimizza l’assorbimento.

Il risultato è un ambiente di campo libero in cui il suono si propaga sfericamente dalla sorgente senza interferenze — ideale per la misurazione della radiazione sonora diretta.

Applicazioni delle camere anecoiche

Le camere anecoiche sono fondamentali per tutte le applicazioni che richiedono un ambiente acustico altamente controllato e privo di riflessioni. Sono utilizzate in particolare per:

  • Misure di potenza sonora ad alta precisione conformi alla ISO 3745,
  • Calibrazione di dispositivi elettroacustici come microfoni e dosimetri di rumore,
  • Prove su apparecchi acustici e cuffie, dove le condizioni di campo libero sono essenziali,
  • Caratterizzazione di altoparlanti e sistemi audio, garantendo direttività e risposta in frequenza accurate,
  • Test di compatibilità elettromagnetica (EMC) e in radiofrequenza (RF), se attrezzate come camere anecoiche RF,
  • Ricerca psicoacustica e percettiva, dove l’eliminazione delle riflessioni è cruciale.

Pur non essendo sempre obbligatorie, le camere anecoiche offrono la massima precisione e ripetibilità, risultando indispensabili nei casi in cui riflessioni o rumore ambientale possano compromettere i risultati. Al contrario, le misure in ambienti riverberanti o semi-riflettenti presentano maggiore incertezza e possono richiedere fattori di correzione o standard alternativi come ISO 3744 o ISO 3746.

Qualificazione e norme: ISO 3745 e ISO 26101

Punti salienti della norma ISO 3745:2012

  • Fornisce metodi di precisione (grado 1) per la misurazione della potenza sonora tramite la pressione acustica.
  • Richiede condizioni di campo libero da 100 Hz a 10 kHz.
  • Specifica i limiti di rumore di fondo (es. 10 dB sotto il livello della sorgente nelle bande critiche).
  • Definisce superfici di misura sferiche o emisferiche, array microfonici e incertezze di misura.

Miglioramenti nella norma ISO 26101:2012

  • Introduce procedure dettagliate per la qualificazione della camera.
  • Richiede maggiore stabilità delle sorgenti sonore (±0,2 dB).
  • Consente maggiore flessibilità nel posizionamento della sorgente (centrata o basata sul caso d’uso).
  • Percorsi di misurazione più dettagliati e limiti di tolleranza più rigorosi, specialmente alle basse frequenze.

Tempo di riverberazione nelle camere anecoiche


Il tempo di riverberazione (RT60)
, ovvero il tempo necessario perché il suono si attenui di 60 dB, è un parametro comune in acustica architettonica.
Nelle camere anecoiche, i valori di RT60 sono solitamente inferiori a 0,1 secondi, a seconda della frequenza.
Le misurazioni effettuate presso la camera dell’Università di Spalato hanno confermato la conformità alla norma ISO 3382,
mostrando tempi di riverberazione estremamente ridotti nelle bande di ottava.

Camere anecoiche vs camere riverberanti

Caratteristica Camera Anecoica Camera Riverberante
Riflessione sonora Minimizzata (assorbente) Massimizzata (riflettente)
Campo sonoro Campo libero Campo diffuso
Applicazione Calibrazione dispositivi, test in campo libero Misura del coefficiente di assorbimento
Norma ISO ISO 3745 ISO 354

Comprendere la differenza tra questi due ambienti è essenziale per la scelta del corretto contesto di misura.

La stanza più silenziosa al mondo

Il record attuale per la camera anecoica più silenziosa appartiene alla struttura Microsoft di Redmond (USA), con un livello di rumore ambiente misurato a −20,3 dBA. Per confronto, 0 dBA è la soglia dell’udito umano. All’interno di una camera del genere si può percepire il battito cardiaco, il movimento delle articolazioni e persino la circolazione sanguigna.

Quanto tempo si può restare in una camera anecoica?

Sebbene non siano pericolose, le camere anecoiche possono risultare mentalmente destabilizzanti a causa del silenzio estremo. In ambienti normali, il suono fornisce orientamento spaziale. In assenza di stimoli sonori, molte persone avvertono disorientamento, perdita di equilibrio o allucinazioni uditive. La maggior parte dei volontari abbandona la camera entro 45 minuti.

Tali effetti rendono le camere anecoiche ideali per studi psicoacustici, ma evidenziano anche la complessità dei test con soggetti umani.

Conclusioni

Le camere anecoiche non sono semplici “stanze silenziose”: sono strumenti di precisione in forma architettonica.
La loro capacità di ricreare condizioni di campo libero permette misure accurate e ripetibili,
fondamentali per lo sviluppo di prodotti, la conformità agli standard internazionali e la ricerca acustica avanzata.

I produttori di strumenti acustici utilizzano comunemente le camere anecoiche per verificare le prestazioni dei dispositivi,
calibrare microfoni e garantire la conformità alle norme ISO già nella fase di progettazione.
La camera anecoica interna di SVANTEK è ampiamente impiegata per lo sviluppo e il collaudo di strumenti
di misura di rumore e vibrazioni, offrendo condizioni controllate per un’analisi acustica precisa.
Questa struttura è parte integrante dei processi di R&S e calibrazione,
assicurando che ogni prodotto soddisfi i più elevati requisiti tecnici e qualitativi.

SVANTEK anechoic chamber

Punti chiave

  1. Le camere anecoiche simulano ambienti acustici di campo libero eliminando riflessioni e rumori esterni, risultando essenziali per misure acustiche accurate.
  2. Le norme ISO 3745:2012 e ISO 26101 definiscono criteri di qualificazione e requisiti prestazionali per camere anecoiche e semi-anecoiche impiegate in test di precisione.
  3. Tali camere sono fondamentali per misure di potenza sonora, calibrazione di microfoni e test di dispositivi elettroacustici secondo gli standard internazionali.
  4. Le camere anecoiche più silenziose, come quella di Microsoft (−20,3 dBA), superano la soglia dell’udito umano, dimostrando un controllo estremo del rumore di fondo.
  5. Nonostante l’utilità, l’assenza totale di riflessioni può provocare effetti psicologici, spesso limitando la permanenza a meno di un’ora.
  6. SVANTEK utilizza la propria camera anecoica per testare, sviluppare e calibrare strumenti di alta precisione, assicurando conformità agli standard ISO e qualità superiore.

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